Tempo di revisione per gli Studi di settore vecchi di tre anni, processo indispensabile per metterli in linea con lo stato attuale della realtà economica del Paese e che ha preso il via con il provvedimento direttoriale del 31 gennaio.
L’Agenzia delle Entrate ha dato il via ufficiale alla procedura correttiva.
Massimo tre anni per ali Organi competenti (Osservatori regionali, Sose, Agenzia delle Entrate) per rispettare per mantenere gli studi aderenti e rappresentativi delle condizioni economiche, anche specifiche delle diverse aree geografiche o dei particolari settori di attività, è la legge, la 146/1998 (articolo 10-bis, comma 1).
Poi è l’Agenzia delle Entrate a programmare ogni anno a febbraio gli studi di settore da rivedere così che questi possano essere utilizzati, una volta revisionati e pubblicato il decreto Mef di approvazione, per il periodo d’imposta 2011. Alcuni studi, in seguito alla rielaborazione, potranno essere accorpati.
Quest’anno verranno rivisti 69 studi applicati a 303 tipologie di attività, classificate in base alla tabella Ateco 2007 e contraddistinte da altrettanti codici, tra le quali troviamo notai, psicologi, laboratori di analisi cliniche, erboristerie, carrozzieri, maniscalchi, fabbricanti di mobili e villaggi turistici.
A livello settoriale, sono coinvolti 20 studi di settore per le attività nel campo dei servizi, 21 nel ramo manifatturiero, altrettanti nel commercio e sei per il settore delle attività professionali.
In revisione anche lo studio UG33U per i contribuenti che offrono servizi di manicure e pedicure, per i quali prima si faceva riferimento alla disciplina dei parametri contabili (legge 549/1995), mentre ora si ritiene di aver recepito informazioni sufficienti alla costruzione dello studio di settore. Il tutto grazie ai modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi, approvati con il provvedimento del 25 maggio 2010 e allegati all’ultima dichiarazione Unico.
Articoli Correlati:
- Studi di settore, basta con la rigidità!
- Studi di settore: l’analisi territoriale
- Studi di settore: ultimi giorni per giustificare gli scostamenti
Documenti Correlati: