Entro il 16 luglio è ancora possibile usufruire del ravvedimento operoso sull’acconto IMU 2014. I i proprietari o titolari di altro diritto reale di godimento su beni immobili per i quali è previsto il versamento dell’IMU che non avessero versato l’acconto entro il 16 giugno, dunque, potranno ancora rimediare e pagare quanto dovuto, più gli interessi al tasso legale dell’1% e della sanzione pari al 3%. Possibile regolarizzare la propria posizione anche nel caso in cui si sia versato l’acconto ma di importo insufficiente.
=> Calcola online l’importo dovuto con il ravvedimento operoso
Da precisare che l’IMU deve essere pagata sulle seconde case, beni strumentali e case di lusso censite nelle categorie catastali A1, A8 e A9. Le prime case (per le categorie catastali dalla A2 alla A7) e le relative pertinenze (fino ad un massimo di tre, purché ciascuna di una diversa categoria catastale) sono state invece rese esenti IMU dal 1° gennaio 2014 poiché soggette a TASI, come previsto dalla Legge di Stabilità 2014.
=> TASI e IMU, niente sanzioni fino al 16 luglio
Ricordiamo poi che in alcuni Comuni non si pagano le sanzioni in caso di ritardo nel versamento dell’IMU (e della TASI) fino al 16 luglio, ma solo se c’è un apposito provvedimento del Comune, come stabilito dal provvedimento del Ministero delle Finanze.