Diventa operativo l’accordo stretto tra USA e Italia per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale internazionale attraverso uno scambio di informazioni automatico tra i due Paesi, applicando la normativa del Foreign Account Tax Compliance Act (Fatca).
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Il patto per il contrasto all’evasione fiscale internazionale, stretto dal precedente ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni con l’ambasciatore Usa John R. Phillips a gennaio e portato avanti ora dall’attuale ministro Pier Carlo Padoan, sarà ratificato definitivamente al Consiglio dei Ministri in questi giorni.
Benefici e semplificazioni fiscali
Dal 1° luglio prendono quindi il via non solo le misure di lotta all’evasione, ma anche alcuni benefici e semplificazioni finanziarie previsti dall’intesa:
- conti correnti più trasparenti;
- abolizione della ritenuta alla fonte del 30% per i pagamenti dagli USA;
- rimozione dei principali ostacoli giuridici legati alla protezione dei dati;
- semplificazione e minimizzazione degli oneri di adempimento per gli intermediari finanziari italiani, che non dovranno più interfacciarsi con l’amministrazione finanziaria USA, ma solo con quella nazionale.
Informazioni fiscali condivise
La cooperazione tra USA e Italia prevede che le informazioni fiscali vengano trasmesse in automatico tra i due Paesi in maniera bilaterale e reciproca, a partire dai dati relativi ai conti detenuti negli Stati Uniti da soggetti residenti in Italia e quelli detenuti in Italia da cittadini e residenti americani:
- identificativi del titolare del conto;
- numero del deposito;
- istituzione finanziaria che effettua la comunicazione;
- saldo o il valore di quanto detenuto.
A partire dal 2015 poi verranno trasmesse anche informazioni relative all’importo totale lordo degli interessi o dei dividendi.
Rete informativa globale
Collaborazioni simili sono già state strette dal nostro Paese con Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, l’obiettivo finale è quello di dare vita ad una rete informativa internazionale che permetta di condividere in maniera automatica e molto veloce i dati fiscali dei contribuenti, evitando che vengano aggirati gli obblighi tributari dei Paesi coinvolti. Obiettivo in linea con l’impegno assunto a livello di G20 di sviluppare un modello globale di scambio automatico di informazioni bancarie in materia fiscale.