Esonero da imposta di bollo e diritti camerali esteso a tutti gli atti delle startup innovative: lo ha annunciato il Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Unioncamere. Significa che l’esenzione dal pagamento di queste due imposte non vale più solo per l’iscrizione al Registro Imprese, ma anche per tutti gli altri adempimenti, come ad esempio, il deposito del bilancio d’esercizio.
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Si tratta di un’estensione di quanto previsto dall’articolo 26, comma 8 del Dl 179/2012, che ha istituito le startup innovative. Secondo Stefano Firpo, Capo della Segreteria tecnica del MiSE, si tratta di:
«un alleggerimento senza precedenti» per proseguire sulla strada del sostegno alle «nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico», considerate un «vero asset strategico nei processi di crescita e di creazione di occupazione».
Esenzione estesa
A delineare più chiaramente il livello di applicabilità dell’esenzione è stata la recente circolare 16/E dell’Agenzia delle Entrate sui chiarimenti operativi per le agevolazioni fiscali in favore delle startup innovative e degli incubatori certificati: la circolare ha infatti chiarito che l’esonero dal versamento dell’imposta di bollo può essere interpretato in senso generale, applicabile pertanto a tutti gli atti delle nuove imprese innovative, successivamente alla loro iscrizione nel registro delle imprese.
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Il segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, sottolinea l’impegno delle Camere di Commercio per il sostegno alle startup innovative, che si esprime anche «sostenendo tutte le azioni che possono rappresentare una semplificazione e una riduzione di costi per le nuove imprese».
Fonti: MiSE e Agenzia Entrate