Disponibile il software del Fisco che consente ai contribuenti di giustificare le non congruità rispetto alle stime di riferimento per il proprio settore economico. Come noto, infatti, la crisi economica ha stravolto l’affidabilità degli studi di settore per la stima preventiva del reddito di imprese contribuenti, in primis Pmi, da mesi e mesi vittima di incongruenze sempre più marcate, nonostante i ripetuti correttivi e le numerose sentenze che invalidano le risultanze di studi non congrui come prove di accertamento.
Per ovviare, erano state previste apposite misure di adeguamento accertativo alle caratteristiche delle specifiche realtà territoriali.
In particolare, la circolare 34/E del 18 giugno 2010 dell’Agenzia delle Entrate aveva chiarito gli aspetti relativi ai nuovi studi di settore realizzati su base regionale e con particolari accorgimenti per determinare gruppi di contribuenti o settori operanti in zone specifiche.
La stessa circolare poneva le basi per la realizzazione del software che da oggi consente ai contribuenti di giustificare per il 2009 le situazioni di incongurenza degli studi di settore generate dalla crisi economica.
Con una semplice comunicazione telematica sarà possibile comunicare le ragioni di inapplicabilità degli studi in relazione a quanto dichiarato con il modello Unico 2010. Nello specifico, per consentire la corretta validazione delle comunicazioni, le stesse dovranno essere trasmesse nell’arco temporale dal 15 novembre al 31 gennaio 2011.
Tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo dell’applicazione, come la guida operativa sulle segnalazioni degli studi di settore, possono essere reperite direttamente dal sito istituzionale dell’Agenzia oppure, per eventuali problematiche, tramite il servizio di assistenza telefonica.