In Commissione Bilancio è stato presentato il Decreto Sviluppo (ex-Milleproroghe?): come dichiarato dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il testo contempla la detassazione sui premi di produttività anche per il 2011, esteso a tutte voci variabili in busta paga ad essa connesse, ossia all’intero salario di produttività. Il DL da 7 miliardi di euro conferma dunque l’agevolazione per i lavoratori, e prevede ancora un aliquota fissa al 10% sulle componenti retributive in oggetto.
Il nuovo obiettivo è ora innalzare a 40mila euro la soglia di reddito annuo dei lavoratori per poter beneficiare della detassazione.
Lo sgravio fiscale comprenderà tutta la componente variabile del salario in busta paga purché collegata all’incremento di produttività.
In linea con proposte per la Riforma Fiscale, il Ministro Sacconi ha infatti dichiarato che «i lavoratori possono accedere finalmente ad una maggiore produttività con una tassazione fortemente agevolata. Si pagherà il 10% su una parte importante del salario, come nel caso di Pomigliano, ossia sullo straordinario, sul lavoro notturno, sulle turnazioni e sui premi».
La conferma dell’agevolazione è dovuta al successo dell’iniziativa: «il nuovo modello contrattuale comincia adesso a dare i suoi frutti in termini di accordi aziendali». Ad alimentare i fondi stanziati, saranno «investimenti da un lato e tagli di spesa dall’altro» accanto alle azioni di contrasto all’evasione fiscale.
Al vaglio anche la proroga del cosiddetto bonus 55% per l’efficienza energetica, ma è ancora tutto da vedere. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha commentato le anticipazioni sul decreto legge evidenziando proprio la necessità di integrare alle agevolazioni fiscali sul salario anche «provvedimenti che riguardano la ricerca, il risparmio energetico, la riforma dell’università».