Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 59/2014 la delega al Governo per la Riforma del Fisco recante disposizioni per un sistema più equo, trasparente e orientato alla crescita, dopo l’approvazione del Parlamento. La Delega Fiscale diventa così ufficiale: il provvedimento porterà all’introduzione dei decreti attuativi per la revisione del sistema tributario secondo i principi e criteri definiti con la Legge n. 23 dell’11 marzo 2014 nel rispetto di Costituzione, diritto comunitario, Statuto dei diritti del contribuente e di quanto stabilito in materia di federalismo fiscale.
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Delega Fiscale
La delega entrerà in vigore il 27 marzo, dopo di che l’Esecutivo avrà un anno per portare a termine il proprio compito. Nel dettaglio la Riforma del Fisco prevede:
- una Riforma del Catasto;
- misure per la lotta all’evasione fiscale;
- semplificazioni volte a stimolare gli adempimenti spontanei.
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Catasto
La Riforma del Catasto si pone come obiettivo quello di rivedere i valori degli immobili, valutandoli non più in base ai vani ma ai metri quadri, tenendo conto anche degli ambiti territoriali del mercato così da correggere le sperequazioni determinate dall’attuale sistema delle rendite. La Riforma del Catasto avrà ovviamente effetto su IMU, TARI, TASI e così via, essendo le imposte sugli immobili calcolate proprio sul loro valore catastale. Le indicazioni della delega prevedono la considerazione anche delle condizioni socio economiche e dell’ampiezza e composizione del nucleo familiare.
Evasione fiscale
La delega dà inoltre incarico al Governo, nel combattere l’evasione, l’elusione e l’erosione fiscale, di tutelare la famiglia, la salute, i redditi di lavoro dipendente, autonomo, pensione e impresa minore. Prevista anche l’introduzione di disposizioni finalizzate al contrasto di interessi fra contribuenti e sconti fiscali (deduzioni o detrazioni) volti a stimolare la richiesta dei documenti di spesa (fatture, ricevute, scontrini). Verranno inoltre rafforzate le misure volte a promuovere la tracciabilità dei pagamenti incrementando il ricorso alla moneta elettronica e disincentivando l’utilizzo del contante. Le maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione andranno a finanziare il Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale.
Semplificazioni
In generale l’obiettivo è quello di stimolare gli adempimenti spontanei, anche migliorando la comunicazione tra fisco e contribuenti e ampliando il sistema di tutoraggio e assistenza per l’assolvimento degli adempimenti, la compilazione delle dichiarazioni e il calcolo delle imposte, prevedendo anche la possibilità di invio di modelli precompilati. Previste inoltre riduzioni degli obblighi dichiarativi e delle eventuali sanzioni per coloro che utilizzino sistemi aziendali strutturati di gestione e di controllo del rischio fiscale. Verrà ampliato l’ambito applicativo delle norme in materia di rateizzazione dei debiti tributari con una conseguente armonizzazione delle norme, che non facciano decadere automaticamente il beneficio in caso di ritardi di breve durata e gli errori di piccola entità. Per quando concerne le tasse alle imprese, si prevede:
- per i soggetti IRPEF l’assimilazione all’IRES, con assoggettamento del reddito imprenditoriale a un’aliquota proporzionale;
- l’introduzione di regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni, da coordinare con quelli già in vigore;
- una definizione più chiara di autonoma organizzazione in ambito IRAP, sulla base di criteri oggettivi, ai fini della non assoggettabilità al tributo dei professionisti, degli artisti e dei piccoli imprenditori.