Ultimi giorni per sanare le pendenze con Equitalia approfittando della sanatoria contenuta nella Legge di Stabilità: il termine ultimo è il 28 febbraio. Ricordiamo cosa prevede (non è un condono), quali sono i tributi per cui è possibile avvalersi della regolarizzazione agevolata a come pagare.
- NORMA. Il riferimento è la Manovra Finanziaria (legge 147/2013, commi 618-623): la sanatoria consente di pagare le cartelle esattoriali affidate a Equitalia fino al 31 ottobre 2013 senza interessi di mora e di ritardata iscrizione a ruolo. Si paga solo la somma dovuta più aggio e spese di riscossione.
- RUOLI AGEVOLATI. Sono sanabili senza interessi cartelle di pagamento e avvisi di accertamento esecutivi emessi per tributi di competenza delle agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Territorio, Dogane e Monopoli), uffici statali (es.: Ministeri e Prefetture) ed enti locali (Regioni, Province e Comuni). Ad esempio, si possono sanare cartelle relative a IRPEF, IVA, bollo auto, multe per violazione al codice della strada.
- RUOLI ESCLUSI. Non rientrano nella sanatoria: somme dovute agli enti previdenziali come INPS e INAIL, tributi non riscossi da Equitalia, richieste di pagamento di enti diversi da quelli elencati, somme dovute in seguito a sentenza della Corte dei Conti.
- CASI PARTICOLARI. E’ possibile sanare anche pendenze su cui sono state definite rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari.
- COME PAGARE: il versamento si effettua – in un unica soluzione – presso gli sportelli di Equitalia o gli uffici postali utilizzando il Bollettino F35, indicando nel campo “eseguito da” la dicitura “Definizione Ruoli – L.S. 2014” (si consiglia un bollettino per ogni cartella).
- NOTIFICA. Chi aderisce alla sanatoria effettuando il pagamento nei termini riceverà entro il 30 giugno una comunicazione di Equitalia di avvenuta estinzione del debito, inviata per posta ordinaria.
- RISCOSSIONE. In virtù della sanatoria, fino al 15 marzo Equitalia ha sospeso la riscossione dei debiti interessati alla definizione agevolata, per evitare sovrapposizioni.
- REQUISITI: per capire se le cartelle pendenti sono sanabili, il contribuente deve controllare sa dè (non rivecerà alcuna comunicazione dall’Agente della riscossione) due cose: l’ente creditore (deve rientrare fra quelli ammessi) e la data di affidamento a Equitalia (deve essere anteriore al 31 ottobre 2013) anche se la cartella è arrivata dopo) contenuta nell’estratto di iscrizione a ruolo.