Dal 1° gennaio 2014 sono scattate le rivalutazioni per le pensioni INPS, ovvero l’indicizzazione delle pensioni con importi superiori a tre volte il minimo (circa 1500 euro), fino a quelle pari a sei volte il minimo (pari a 2.886 euro lordi al mese), ponendo fine al blocco delle indicizzazioni introdotto dal precedente governo Monti per il biennio 2012-2013. Dunque da quest’anno per effetto della perequazione automatica, che ha l’obiettivo di allineare l’importo degli assegni previdenziali al costo della vita, rivalutandoli in seguito all’inflazione, aumenteranno gli assegni INPS. L’Istituto, con la circolare n. 7/2014 ha illustrato le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014 – legge 27 dicembre 2013, n. 147 – (leggi i calcoli sugli aumenti delle pensioni INPS).
Perequazione automatica
L’ammontare previsionale dell’incremento della perequazione automatica per il 2014 è stato fissato nella misura dell’1,2% con il decreto del 20 novembre 2013, emanato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 280 del 29 novembre 2013. Per quanto riguarda l’indicizzazione delle pensioni con riferimento all’anno 2013, è stata confermata la misura del 3,0%, dunque non sono stati disposti conguagli rispetto alla rivalutazione attribuita in via previsionale per lo stesso anno.
Rivalutazione a scaglioni
Secondo quanto disposto dall’art. 12 del disegno di Legge di Stabilità 2014, per il triennio 2014-2016 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici viene riconosciuta:
- nella misura del 100% per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a tre volte il trattamento minimo INPS (assegni fino a 1.486 euro lordi al mese).
- nella misura del 90% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a tre volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS (assegni compresi tra i 1.486 euro e 1.981 euro circa al mese);
- nella misura del 75%per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (assegni tra 1.981 e 2.475 euro circa);
- nella misura del 50% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (assegni tra 2.475 euro circa e 2.973 euro lordi);
- per i trattamenti superiori a sei volte il trattamento minimo INPS (assegni oltre i 2.973 euro lordi), per il solo anno 2014, non viene riconosciuta alcuna forma di rivalutazione.
Per maggiori informazioni consulta la Circolare INPS n. 7 del 17 gennaio 2014.