Il passaggio dall’IMU alla TASI costerà un miliardo di euro, a tanto ammonta infatti la cifra che i Comuni non incasseranno con la nuova tassa sui servizi. La soluzione alle lamentele dei sindaci sulla fiscalità locale sembra si sia però trovata durante un vertice tra il Governo e ANCI al Ministero dell’Economia: sarà il Governo coprire il mancato introito dei Comuni.
Accordo Governo-Comuni
A margine del vertice il presidente dell’ANCI Piero Fassino ha infatti dichiarato: «il Governo, ha giudicato fondate le nostre richieste sul minor gettito e si è detto disponibile ad assegnare ai Comuni una parte degli immobili della categoria D, senza una modifica delle aliquote». Si tratta di 4,3 miliardi di incassi previsti per capannoni industriali e opifici che il Governo sembra intenzionato ad utilizzare in parte per compensare l’ammanco da un miliardo di euro nei confronti dei Comuni, come proposto dagli stessi sindaci: «la proposta è stata accettata e ora l’Esecutivo ha avviato una verifica contabile per valutare esattamente l’ammontare del gettito», ha spiegato Fassino. «I Comuni sono soddisfatti per l’andamento dell’incontro – che è stato concreto e a questo punto la parola finale in merito ad una possibile intesa la troveremo il giorno 28 gennaio in un incontro che speriamo possa essere conclusivo» ha poi concluso Fassimo.
Detrazioni
Per la copertura necessaria a finanziare le detrazioni sulla TASI per i redditi più bassi il Governo ha già stanziato 500 milioni di euro e sta definendo una aliquota aggiuntiva facoltativa da sommare a quelle massime da applicare sulle prime e sulle seconde casa, sempre rispettando il tetto massimo complessivo dello 0,8 per mille.