Si avvicina la nuova scadenza per la presentazione del MUD 2010. La proroga concessa dal CdM ha fatto slittare dal 30 aprile al 30 giugno i termini per la dichiarazione secondo la nuova procedura telematica per le aziende che trattano rifiuti speciali, ma i dubbi restano.
Sono migliaia le aziende che devono presentare il MUD sul trattamento di rifiuti, veicoli fuori uso, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) con relativi rifiuti ed emissioni, che erano state colte impreparate.
L’auspicio è che abbiano avuto il tempo necessario per capire come procedere. In particolare, il Modello Unico di Dichiarazione ambientale è obbligatorio per i soggetti che producono rifiuti pericolosi (articoli 189 e 220 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152), i gestori di impianti di trattamento e di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (articolo 9, comma 4 del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151), chi effettua la raccolta, il trasporto, il trattamento ed il recupero dei veicoli fuori uso (articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209), gli iscritti al Registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (articolo 14 del del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151) e i soggetti previsti dall`articolo 13, commi 6 e 7, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151.
Ricordiamo che l’obbligo si applica a chi produce rifiuti pericolosi, mentre sono esenti coloro che producano solo rifiuti non pericolosi e i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in “enti” o “imprese” come i privati, i condomini e gli studi medici.
Il software e le istruzioni per la compilazione del MUD 2010 sono stati pubblicati sul sito di UnionCamere e su quello di Ecocerved.