Dopo oltre sei mesi di attesa di attesa è stato sbloccato il tanto atteso decreto per le compensazioni dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha contratto con le imprese italiane. Il provvedimento che dà alle imprese il via libera per compensare quanto dovuto al Fisco con i crediti maturati a causa del ritardo nei pagamenti dalle PA ha infatti ricevuto il via libera delle Entrate e della Ragioneria ed è stato sottoscritto dal ministro Fabrizio Saccomanni.
Requisiti
Per essere portati in compensazione i crediti maturati nei confronti dello di Stato, Regioni, Province ed Enti locali per somministrazioni, forniture e appalti e prestazioni professionali certificati da questi soggetti pubblici dovranno rispettare alcuni vincoli:
- sono compensabili solo i crediti maturati al 31 dicembre 2012;
- i crediti devono essere non prescritti, certi, liquidi ed esigibili.
I crediti devono inoltre rispondere a determinati requisiti, vengono infatti richiesti:
- certificazione del credito;
- i crediti non devono essere già stati pagati dalla PA, o essere stati impiegati per altre finalità;
- indicazione nella certificazione della data di pagamento;
- stesso titolare del debito e del credito.
La richiesta di compensazione dei crediti vantati con le PA e dei debiti con il fisco potrà essere effettuata direttamente online grazie alla piattaforma elettronica di certificazione gestita dalla Ragioneria Generale, mentre il controllo della regolarità delle compensazioni effettuate verrà affidato alle Entrate.
Modello F24 telematico
Dunque le compensazioni averranno, una volta entrato in vigore il provvedimento, nel caso di somme dovute al Fisco scaturite da accertamenti dell’Amministrazione utilizzando il modello F24 telematico nel quale identificare la tipologia del debito da accertamento tramite i codici tributo appositamente predisposti dalle Entrate nella tabella allegata al Decreto Ministeriale disponibile sul sito dell’Agenzia. Diversamente per i crediti da utilizzare in compensazione, per i quali è necessario fare riferimento ai codici tributo istituiti con Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate. Fondamentale è che nel modello F24 telematico non siano presenti pagamenti diversi da quelli identificati con i codici indicati dall’Agenzia e allegati al DM. Nel caso in cui i debiti da accertamento tributario superino i crediti certificati indicati in compensazione nel modello F24 telematico, sarà possibile versare la differenza direttamente con lo stesso modello o in alternativa procedere con una operazione separata. Al contrario, se i crediti superano i debiti la somma verrà corrisposta all’impresa tramite addebito su conto corrente bancario o postale.