Nel 2014 le imposte sugli immobili costeranno nel complesso almeno 150 euro in più. Gli sconti apportati all’IMU dal governo Letta causeranno con tutta probabilità aumenti sul fronte della TASI, che peseranno nel 2014 più dell’IMU stessa.
TASI
La tassa nata formalmente per pagare ai Comuni i costi sostenuti per la fornitura dei servizi indivisibili, verrà probabilmente utilizzata dagli Enti per coprire le entrate mancate del vecchio tributo, l’IMU, riproponendolo di fatto con un altro nome. La TASI, secondo quanto previsto dall’ultima Legge di Stabilità, non potrà superare lo 0,25% e la somma delle aliquote di TASI e IMU non potrà superare l’1,06%. Le detrazioni fisse non sono previste, come avveniva invece per l’imposta municipale unica: saranno i Comuni a stabilire eventuali riduzioni in funzione del reddito o dei carichi familiari del contribuente, da finanziare a loro spese. Così per non penalizzare troppo le casse comunali potrebbe essere data ai Comuni la possibilità di alzare altre tasse.
Prime case
Secondo le previsioni nel 2014 sulle prime case gli italiani subiranno un rincaro di 150 euro, ipotizzando il caso di un contribuente senza figli a carico, o anche di più per i contribuenti con figli.
Seconde case
Per le seconde la situazione sarà ancora più pesante: a Milano ad esempio per una seconda casa di classe A/2 il rincaro sarà di 250 euro, mentre per un immobile di classe A/3 sarà di 108; a Roma gli incrementi saranno rispettivamente di 195 e 149 euro. In generale nei Comuni nei quali è stata deliberata l’aliquota massima, il veramento di IMU e TASI causerà un incremento del +9,4% rispetto al 2013. In più se la seconda casa non è affittata ed è ubicata nello stesso Comune della prima casa già dalla prossima dichiarazione dei redditi sarà necessario pagare l’IRPEF sul 50% della rendita catastale rivalutata. In questo caso l’importo da versare tra IMU, TASI e IRPEF, in caso di un immobile del valore catastale di 500 euro sarà di circa 1100 euro all’anno.