Slittano a gennaio il versamento della maggiorazione TARES e della mini IMU, il conguaglio pari al 40% (il 60% verrà versato ai Comuni dallo Stato) della differenza tra l’aliquota standard dello 0,4% e l’importo delle aliquote IMU stabilite dai diversi Comuni per prime case e relative pertinenze, terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o IAP iscritti nella previdenza agricola e fabbricati rurali strumentali. Questo quanto stabilito da un emendamento alla Legge di Stabilità, perché il termine diventi quindi effettivo bisognerà attendere che il provvedimento diventi ufficiale. Il motivo per cui il Governo ha deciso di far slittare di una settimana il pagamento della mini IMU risiede nella necessità dei commercialisti e CAF di avere il tempo per aggiornare i conteggi. Per quanto riguarda la maggiorazione TARES di 30 centesimi a metro quadro si vuole evitare di compiere gli stessi errori di dicembre, permettendo ai Comuni di riuscire a mandare i bollettini precompilati entro la scadenza. Non sembrano esserci speranze invece per la possibilità di detrarre dalla TASI l’importo della mini IMU. Dunque il 68% dei proprietari di prime case sarà chiamato a versare la mini rata di gennaio, per una media di 50 euro a immobile.
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