Presentato il Bilancio sociale 2012 dell’INPS, influenzato dalle novità normative derivanti dall’integrazione dell’INPDAP e dell’ENPALS, prevista dal Decreto Salva Italia. Importante anche il ruolo della telematizzazione dei servizi, portata a completamento, ed il forte impegno nel contrasto al lavoro nero e nella formazione del personale da integrare. In totale sull’Istituto grava un disavanzo di 9,8 miliardi di euro ma il Presidente INPS Antonio Mastrapasqua ribadisce che le pensioni non sono a rischio: «c’è certezza dei conti e pienezza della sostenibilità finanziaria. Il disavanzo deriva da una tecnicaliltà contabile che potrà e dovrà essere superata nella Legge di Stabilità. Resta il tema della sostenibilità sociale. Non si deve immaginare il nostro Welfare come qualcosa da tagliare, ma pensare per il futuro a ricollocare più risorse per gli effettivi bisogni che verranno».
Interventi economici
Per quanto riguarda gli interventi economici, analizzando le principali voci del bilancio finanziario di competenza del 2012, si nota che su 391.851 miliardi di euro di uscite 295.742 (70%) rientrano nella voce “prestazioni istituzionali” (pensioni e altri trasferimenti), mentre 3.522 miliardi (0,9%) sono per il funzionamento dell’Ente. Rispetto al 2011 le uscite sono aumentate di 17 miliardi, mentre le entrate sono aumentate solo di 6,6 miliardi di euro (+1,8%, passando da 375.394 milioni di euro del 2011 a 382.065 milioni di euro del 2012). La principale fonte di entrate per l’INPS è data dai contributi versati, nel 2012 si è trattato di 208.076 milioni di euro, pari a 2.496 milioni di euro in meno rispetto al 2011 (-1,2%). A pesare sono soprattutto i conto dell’ex INPDAP, insieme alla crisi economica che non accenna a placarsi e che ha portato ad un incremento dei trasferimenti legati agli ammortizzatori sociali.
Pensioni
Tra le spese istituzionali, le spese pensionistiche, compresi gli assegni di accompagnamento per gli invalidi civili, sono aumentate tra il 2011 ed il 2012 da 256.420 miliardi a 261.487 e sono pari all’88,4% delle prestazioni complessive. Il rimenenti 11,6% riguarda spese non pensionistiche, passate dai 32.793 miliardi del 2011 ai 34.341 miliardi del 2012 (+22,4%). Le nuove pensioni liquidate nel 2012 hanno superato quota 1,1 milione, pari al +3,8% rispetto al 2011.
Ammortizzatori sociali
Nel 2012 la spesa per gli ammortizzatori sociali è aumentata del +17%, escludendo i contributi figurativi, passando da 10,8 miliardi a 12,7 miliardi (+1,9 miliardi). I contributi figurativi sono a carico dello Stato, ma considerandoli la spesa totale per gli ammortizzatori sociali nel 2012 è stata di 22,7 miliardi, contro i 19,1 del 2011 (+19% circa).
Per maggiori informazioni consulta il testo integrale del Bilancio sociale INPS 2012.