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IMU: sindaci lombardi in rivolta

di Teresa Barone

Pubblicato 4 Dicembre 2013
Aggiornato 11 Dicembre 2013 10:28

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Primi cittadini lombardi in rivolta contro il pagamento della mini-IMU a gennaio: impossibile ridurre le aliquote per il buco di bilancio, tocca allo Stato farsi carico dell'imposta.

I Comuni hanno tempo fino al 5 dicembre per approvare i regolamenti locali e sono in molti a temere aumenti cospicui delle aliquote IMU: già allo stato attuale sono oltre 2.300 le amministrazioni che “inviteranno” i cittadini proprietari della prima casa a versare la cosiddetta minu- IMU (il 40% dell’eccedenza) entro il 16 gennaio 2014, proprio in virtù delle aliquote superiori al 4 per mille.

Mini-IMU il 16 gennaio

La normativa contenuta nel Decreto che avrebbe dovuto abolire completamente l’Imposta Municipale Unica sulle abitazioni principali sta sollevando non poche polemiche, con i Sindaci in prima linea pronti a protestare contro il Governo.
Portavoce del malcontento dei primi cittadini lombardi è il Presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana, anche sindaco di Varese: «Il Governo si è dimostrato incapace di mantenere le promesse fatte sulla copertura integrale dell’IMU ai Comuni non sapendo recuperare le risorse per mantenere gli impegni assunti. Questa incapacità ricadrà sui cittadini che dovranno pagare, entro metà gennaio, una tassa che pensavano di non dover più pagare, e ricadrà anche sui Comuni che dovranno trovare nuove risorse per fronteggiare il buco di bilancio che inevitabilmente si aprirà, e dovranno pensare a come riorganizzare i servizi erogati ai cittadini, in molti casi riducendoli.» (=> Leggi tutte le news per le PMI della Lombardia)