La nuova tassa sulla casa dal 2014 si chiamerà IUC (Imposta Comunale Unica), come previsto dal maxi-emendameto di governo e maggioranza sulla Legge di Stabilità. Spodestando la TRISE, resta comunque una Service Tax che ingloba:
- IMU: tassa sugli immobili,
- Tari: tassa sui rifiuti,
- Tasi: imposta sui servizi indivisibili dei Comuni.
Imposta Comunale Unica
Sulle prime case si pagheranno soltanto la componente Tari e Tasi (con aliquota comunali da 0,1% a 0,25%) con applicazione di detrazioni. Ai Comuni viene lasciata ampia discrezionalità nel decidere in che modo modularle e a quali tipologie di nuclei familiari applicarle (per finanziarle, lo Stato erogherà loro 500 milioni). In questo modo si superano i punti critici della Trise, con cui si rischiava di imporre alle abitazioni più modeste una tassa più onerosa della vecchia IMU.Per proprietari di seconde case e aziende, la novità è invece l’applicazione dell’aliquota massima, che fra IMU e Tasi, non potrà superare l’1,06% (la Trise prevedeva l’1,16%), ossia lo stesso massimale IMU a garanzia di un pari trattamento fiscale rispetto al 2012. Per le imprese, in vista potrebbero esserci ulteriori novità: il testo originario del Ddl prevede la deducibilità Ires e Irpef al 20% dell’IMU pagata sui capannoni, ora non si esclude che l’agevolazione possa salire. In alternativa, il governo potrebbe decidere di estenderla anche all‘Irap, oppure di rimodularla in altro modo. Sembra comunque che sia stata recepita la richiesta delle associazioni di categoria di migliorare la parte relativa alle imprese.