Lo Spesometro è troppo complesso: serve una nuova proroga per la sua presentazione. Commercialisti e consulenti del lavoro stanno sollecitando Governo e Agenzia delle Entrate a rinviare la scadenza, fissata al 12 o 21 novembre (per liquidazione IVA trimestrale). Da quando il Decreto Semplificazione Fiscali (Dl 16/2012) ha introdotto le novità legislative sulle comunicazioni rilevanti ai fini IVA – reintroducendo il vecchio elenco clienti fornitori– le cose si sono infatti complicate a tal punto di non far partire lo strumento. Intanto una proroga arriva, ma non per le aziende, bensì a favore delle pubbliche amministrazioni: l’Agenzia delle Entrate comunica che sono esentate dalla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA per il 2012 e 2013. Dunque, per la PA Spesometro rinviato al 2014.
Difficoltà
Tornando alle imprese, incertezze normative e difficoltà tecniche si sono susseguite e ancora proseguono: modelli e istruzioni, compresi quelli per i casi particolari, non chiariscono le incongruenze. Né si concede tempo per utilizzare correttamente il software di controllo dati, che l’Agenzia delle Entrate ha distribuito solo il 25 ottobre.
Prima di tutto c’è quindi la difficoltà tecnica del rilascio software in data «troppo vicina per permettere a tutti gli operatori il corretto svolgimento dell’adempimento». I commercialisti sottolineano che lo Statuto del contribuente obbliga l’Amministrazione a mettere a disposizione gli strumenti per assolvere gli obblighi in tempi utili. Inoltre, non è possibile prevedere adempimenti prima di 60 giorni «dalla entrata in vigore o conoscenza degli strumenti». Dunque, si chiede di posticipare la scadenza a 60 giorni rispetto al 25 ottobre, data di rilascio del software. Vista la pausa natalizia, si andrebbe al 2014.
Poi ci sono le incertezze normative: «dai primi dati inseriti sono scaturite moltissime incongruenze fra istruzioni e modello» e non sono mancate «diverse segnalazioni da parte di colleghi che hanno riscontrato varie anomalie e dubbi circa la corretta indicazione dei dati».
Proroga
Consulenti del lavoro e commercialisti chiedono dunque al ministero dell’Economia e alle Entrate un nuovo rinvio dello Spesometro: diversamente, il rischio è «di fornire dati con un’eccessiva fretta, che rischia di ripercuotersi sulle finalità dell’adempimento, ovvero quello fornire dati utilizzabili dall’amministrazione per i controlli sui contribuenti, ai fini degli accertamenti sintetici». Richiesta di rinvio anche da parte di Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdced e Unico, le associazioni dei commercialisti, con analoghe motivazioni: «solo il 10 ottobre viene approvato e pubblicato un inutile nuovo articolato modello di comunicazione», la comunicazione polivalente, poi il sosftware di controllo dell’Agenzia delle Entrate è arrivato solo il 25 ottobre (il che fra i vari test delle software house e le festività di inizio novembre, significa che i commerciliasti fino a lunedì 4 novembre difficilmente hanno potuto iniziare le elaborazioni). I consulenti del lavoro chiedono infine «una rivisitazione della procedura», sia per chiarire i dubbi sia per renderla più snella ed efficace. (Fonti: il comunicato dei Consulenti del Lavoro e la lettera delle associazioni dei commercialisti)