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Redditometro: i controlli non saranno 35 mila

di Barbara Weisz

4 Ottobre 2013 16:14

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Redditometro: il Fisco non riuscirà ad effettuare i 35 mila controlli previsti per il 2013; lettere ferme dopo lo stop del Garante.

Non solo le prime lettere ai contribuenti a rischio Redditometro in realtà non sono ancora partite perché quando erano già pronte per l’invio è intervenuto lo stop del Garante della privacy, ma con ogni probabilità alla fine dell’anno i controlli saranno meno numerosi del previsto: l’Agenzia delle Entrate annuncia che per questo 2013 non verrà raggiunta la soglia annunciata di 35mila controlli da accertamento sintetico. A dichiararlo, il direttore della stessa Agenzia, Attilio Befera, mentre si trovava al Salone Nautico di Genova: «siamo già a ottobre e per partire mancano gli ultimi dettagli tecnici». Cosa sta succedendo?

I dubbi del Garante della Privacy

Come è noto, le lettere del Fisco non sono ancora partite, a dettare l’ultimo stop al Redditometro è stato il Garante della privacy, che ha chiesto tempo per analizzare con maggior precisione il delicato rapporto fra il nuovo accertamento sintetico e i diritti alla riservatezza del contribuente-cittadino, ritenendo che ci fossero profili di criticità. In particolare, i dubbi del Garante riguardano la profilazione dei contribuenti a rischio accertamento e la qualità dei dati a disposizione in Anagrafe Tributaria, oltre che le modalità del primo confronto con il Fisco, che in base alla nuova normativa precede l’accertamento vero e proprio. In estrema sintesi, il Garante teme che le modalità fino ad oggi previste, pur con i criteri di flessibilità introdotti di fatto dalla circolare applicativa delle Entrate (che ha in gran parte ridotto il peso dell’elemento statistico, uno dei punti più controversi, puntando maggiormente sui dati relativi alle spese certe del contribuente), siano eccessivamente punitive solo sulla base di parametri eccessivamente teorici e comunque poco precisi. Il risultato è che le lettere del Fisco si sono fermate, il Garante avrebbe chiesto alcuni aggiustamenti alla disciplina applicativa che l’Agenzia delle Entrate sta condividendo, la situazione sembra destinata a sbloccarsi entro la fine del mese di ottobre con l’invio effettivo delle lettere.

Numero dei controlli

Ma, appunto, i temi sono tali per cui alla fine i controlli non saranno 35 mila. Befera fra le altre cose ha spiegato che i funzionari dell’Agenzia stanno facendo dei corsi di formazione sul modo in cui affrontare il primo contraddittorio con il contribuente, perché sia effettivamente uniformato a un generale criterio di compliance fiscale, ovvero di collaborazione fra fisco e contribuente.