SOS pressione fiscale per le partite IVA, a lanciarlo è Acta (Associazione dei consulenti del terziario avanzato): le tasse raggiungono livelli record (oltre il 60% del reddito) se le partite IVA versano i contributi alla Gestione Separata INPS. E nei prossimi anni, se non verranno cambiate le leggi attualmente in vigore, per le partite IVA iscritte alla Gestione Separata INPS la contribuzione passerà dal 27,72% di oggi al 33% del reddito. Questo significa che una partita IVA che guadagna 50 mila euro lorde l’anno oggi guadagna circa 20 mila euro netti, il resto se ne va tra tasse e contributi INPS. Tra cinque anni in tasca ne resteranno solo 17.500 netti (-12,5%). La situazione non migliora per chi, faticosamente, arriva ad incassare anche 90 mila euro: oggi guadagna 30 mila euro netti, tra cinque anni 25 mila (-16,6%). Una situazione paradossale, soprattutto se si confronta la situazione delle partite IVA in Gestione Separata con quella delle professioni ordinistiche con cassa privata, per i quali il prelievo medio si aggira intorno al 14%. Dunque un professionista iscritto all’Ordine che incassi 50 mila euro a fine anno rimarrà con 27 mila euro netti in tasca, 7 mila euro in più (+35%) rispetto al collega iscritto alla Gestione Separata INPS. Per chi incassa 90 mila euro la differenza sale oltre i 12 mila euro l’anno (+40%). =>Approfondisci come aprire partita IVA in regime dei minimi
Concordato Preventivo: chi può aderire con dichiarazione integrativa
I soggetti ISA che vogliono utilizzare la riapertura dei termini per il CPB devono esprimere l’adesione con una dichiarazione integrativa: i requisiti.
LiPE in scadenza: nuovo calendario comunicazioni IVA trimestrali
Si avvicina la prossima scadenza di invio per le liquidazioni periodiche IVA del 2024: istruzioni e novità normative in arrivo.
Nuovi controlli INPS online contro il lavoro nero
Operativa la piattaforma INPS per la compliance e il contrasto al lavoro sommerso: controlli sui rapporti di lavoro anomali e avvisi alle aziende.
Massimale contributivo per i pensionati che lavorano: chiarimenti INPS
L’INPS chiarisce le regole sul massimale sopra il quale non si versano contributi per la pensione: per i vecchi iscritti rileva la data di iscrizione.
Concordato Preventivo Biennale: adesioni riaperte fino al 12 dicembre
Il Consiglio dei Ministri approva il decreto che riapre i termini di adesione al Concordato Preventivo Biennale: c’è tempo fino al 12 dicembre.
Contributi INPS per autonomi: le scadenze di novembre per evitare sanzioni
Saldo della terza rata dei contributi INPS dovuti dagli artigiani e dai commercianti da versare entro il 18 novembre.
Pensione a 63 anni: ultima chance per l’APE Sociale 2024-2025
C’è tempo fino al 30 novembre 2024 per inviare la domanda di riconoscimento delle condizioni che danno diritto all’APE Sociale nel 2025.
Lombardia regina del lavoro in Italia, anche per gli stipendi pagati
Cresce la platea dei lavoratori che versa contributi all’INPS, soprattutto in Lombardia dove aumenta anche la retribuzione media annua lorda.