La crisi economica ha confermato la necessità di un miglior rapporto Pmi e banche, in quanto primario sostegno in termini di liquidità. A fare il punto, il rapporto Small Business Banking and the Crisis, realizzato da Capgemini, Unicredit ed EFMA su un campione di 58 istituti commerciali sparsi in 21 differenti paesi.
Per garantire una rapida ripresa, il sistema bancario dovrà adottare nuove linee di business, sviluppare un più efficace meccanismo di relationship managing e migliorare il proprio sistema di gestione del rischio di credito.
Le Pmi rappresentano infatti il 99% del totale di aziende italiane, con un contributo del 51% sull’occupazione complessiva, dalle quali deriva, dal punto di vista delle banche commerciali, quasi un terzo del reddito bancario netto.
Nonostante questo, la fiducia delle banche è scarsa, soprattutto a causa della bassa capitalizzazione, della percentuale di fallimento e della quasi assenza di strumenti per la valutazione dell’affidabilità creditizia.
Qualcosa deve cambiare, magari riducendo la differenza dei tassi rispetto alle aziende di grandi dimensioni e, soprattutto, adottando un modello di “banca vincente”, più legato alle esigenze delle Pmi e con un nuovo sistema di gestione del rischio di credito.