Tempo di incertezze per le imposte che gravano su imprese e famiglie italiane, oltre all’IMU c’è il nodo dell’aumento dell’IVA da risolvere. Se da una parte c’è chi ritiene che dopo la cancellazione dell’IMU da prima casa ed agricoltura l’aumento dell’IVA al 22% sia inevitabile, dall’altra c’è chi rassicura gli italiani. => leggi le previsioni sull’aumento IVA
Zanonato: aumento IVA evitabile
Tra questi il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, secondo il quale «l’ulteriore tranche di 10 miliardi di pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione potrebbero dare una spinta alla ripresa e liberare le risorse per evitare l’aumento di un punto dell’IVA». =>leggi le dichiarazioni di Saccomanni sulla ripresa E il ministro Zanonato, in occasione della festa nazionale del Pd a Genova, si è dimostrato ottimista anche per quanto riguarda la ripresa economica: il costo dell’operazione IVA «per il bilancio dello Stato è di un miliardo, ma il sistema comincia a rifunzionare e c’è un gettito fiscale interessante in altri punti», per questo l’aumento dell’IVA in ottobre sarebbe «probabilmente evitabile, grazie alla ripresa del sistema economico». In più «abbiamo un’IVA su IVA significativa, nel senso che pagando il debito della Pubblica Amministrazione alle imprese dalle imprese arriverà anche dell’IVA, e dovremmo essere in grado di non fare scattare l’aumento», spiega il ministro.
Brunetta: presto riforma IVA
Dello stesso avviso il capogruppo dei deputati del Pdl Renato Brunetta: «con l’IVA, cioè con il gettito incrementale che arriverà grazie ai pagamenti dei debiti della PA» si potrà bloccare l’aumento IVA per il 2013, poi con la Legge di Stabilità si dovrà arrivare a una «riforma strutturale delle aliquote IVA, per avere dal 2014 un quadro sistematico con aliquote aggiornate e più efficienti».
Letta: farò di tutto per evitare l’IVA al 22%
E anche il premier Enrico Letta ha dichiarato di voler fare di tutto per evitare che l’IVA passi al 22%, aggiungendo poi che la TASER, la tassa di servizio che sostituirà l’IMU dal 2014, dovrà essere più leggera di IMU e TARES messe insieme, assicurando che «non sarà caricata sugli affittuari contro i proprietari».