Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20 agosto (n. 194 – Supplemento ordinario n. 63) il Decreto Fare (decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 contenente “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, convertito in legge n. 98 del 9 agosto 2013) è entrato in vigore e con esso il modello 730 “allargato” (articolo 51-bis). Questo significa che chi è titolare di redditi da lavoro dipendente ma non ha un sostituto d’imposta che effettui il conguaglio – perché non ha più il lavoro – potrà rivolgersi a un CAF o ad un professionista abilitato senza essere costretto a presentare il modello UNICO ma utilizzando il “730 Situazioni particolari”. => 730: modello e istruzioni L’obiettivo della disposizione che andrà a regime nel 2014 è di consentire ai lavoratori “cessati” di ottenere in tempi rapidi il rimborso delle maggiori imposte pagate direttamente dall’Amministrazione Finanziaria. La circolare 28/E dell’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito e il provvedimento n. 100191/2013 i termini e le modalità applicative. Chi fruisce della possibilità di utilizzare il 730 “allargato” dovrà indicare il codice “1” nella casella “Situazioni particolari” del frontespizio e la sequenza numerica “20137302013” al posto del codice fiscale del sostituto d’imposta che solitamente effettua il conguaglio. Il modello 730 “Situazioni particolari” dovrà essere presentato tra il 2 ed il 30 settembre, poi entro l’11 ottobre il soggetto che presta l’assistenza fiscale dovrà consegnare la dichiarazione elaborata al contribuente ed entro il 25 ottobre trasmetterla telematicamente all’Agenzia delle Entrate. Il rimborso verrà accreditato dall’Amministrazione finanziaria direttamente sul conto corrente del contribuente. Le coordinate bancarie o postali dovranno essere comunicate dal contribuente telematicamente o rivolgendosi a un qualsiasi ufficio delle Entrate utilizzando il modello reperibile sul sito dell’Agenzia stessa. =>Vai al software gratuito per la compilazione del 730
Per maggiori informazioni consultare la circolare 28/E o il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate