Il decreto Fare (Dl 69/2013 – in vigore dal 22 giugno 2013) ha introdotto novità anche per quanto concerne la riscossione dei tributi, o meglio delle modalità di recupero delle cartelle esattoriali, alleggerendo la mano di Equitalia.
Più in particolare vengono limitate le possibilità per Equitalia di pignorare e ipotecare i beni di proprietà del debitore e ampliate quelle di concedere il pagamento mediante rateazione.
Già dal 1° luglio Equitalia ha emanato una direttiva con le prime indicazioni operative sulle nuove regole, in attesa della conversione alla Camera del decreto Fare, con l’obiettivo di avviare da subito maggiori tutele per i contribuenti, andando incontro alle difficoltà di famiglie e imprese.
Approfondisci => Decreto Fare: aggi, rate e riscossione Equitalia
Rateizzazione
Più in particolare, sarà possibile richiedere dilazioni prolungate sino a 120 rate in caso di comprovata difficoltà economica anche se, chiarisce la nota di Equitalia, per l’entrata in vigore effettiva di questa misura è necessario che venga emanato l’apposito decreto attuativo. Questo dovrebbe arrivare entro 30 giorni dalla conversione del decreto Fare, pertanto la nuova possibilità di rateizzare i debiti con il Fisco è rinviato a tale data.
=> Scopri il nuovo Fisco del decreto Fare
Pignoramenti
Per quanto riguarda le norme sul pignoramento dei beni del debitore, il divieto sull’abitazione principale permane anche in presenza di pertinenze, l’importante è che l’immobile abbia destinazione d’uso catastale abitativa.
=> Scopri quanto è impignorabile il bene d’impresa
In più, in attesa che il legislatore fornisca maggiori chiarimenti in merito all’intervento agevolativo, le società di Equitalia si asterranno dal procedere alla vendita all’incanto di case già pignorate che rientrino nelle condizioni introdotte con il decreto Fare.