Le piccole imprese non dovranno più sottostare agli stessi stretti vincoli burocratici applicabili alle realtà di grandi dimensioni, spesso anche troppo onerosi in termini finanziari. Rispondere a tutte le normative vigenti significa, infatti, impiegarvi buona parte della forza lavoro a disposizione, limitandone la produttività.
In un contesto di semplificazione torna dunque estremamente utile la risoluzione, accolta favorevolmente dal Parlamento europeo, secondo cui alcune tipologie di Pmi saranno esentate dall’obbligo di redigere i conti annuali, riducendo gli oneri in materia di di informativa finanziaria.
Nello specifico, a beneficiare di questa iniziativa sarebbero le aziende che registrano un fatturato netto inferiore a un 1 milione di euro, un bilancio complessivo inferiore ai 500mila euro e una media di 10 dipendenti nel periodo di riferimento.
Sul territorio europeo la misura coinvolgerebbe 5,4 milioni di imprese rispetto ad un totale di 7,2 milioni, ovvero quel 75% di microimprese che rispettano i requisiti di bilancio, fatturato e dipendenti previsto dalla direttiva UE.
A questo punto sono gli Stati membri che devono scegliere se accogliere le indicazioni della UE semplificando gli oneri delle microimprese, che comunque dovrebbero mantenere il registro delle proprie operazioni commerciali e della situazione finanziaria.