Definite le modalità del pagamento IMU per le imprese no profit e più in particolare quelle sul versamento dell’imposta per gli immobili di proprietà degli enti non commerciali ad uso misto.
A chiarirle, il Dipartimento delle Finanze ha chiarito con la risoluzione n. 7/DF.
L’IMU, «nel caso in cui non sia possibile procedere all’accatastamento separato dell’immobile o della porzione di immobile», va calcolata con le stesse modalità dell’anno scorso – il 2012, quando l’esenzione valeva solo per gli immobili interamente destinati ad attività non commerciali – effettuando la «migliore stima possibile alla luce degli utilizzi prospettici (commerciali, istituzionali e promiscui) degli immobili».
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Il prossimo anno sarà poi possibile procedere con un eventuale conguaglio, nel caso si sia versato più del dovuto, insieme all’acconto IMU dovuto per il 2014. Una possibilità che viene incontro alle imprese, considerata la difficoltà del calcolo proporzionale e l’impossibilità di conoscere in anticipi i dati risultanti dai bilanci 2013.
L’IMU deve infatti essere versata solo per le porzioni di immobile utilizzate per scopi commerciali, come specificato nell’articolo 5, DM 200/2012 a decorrere dal 1° gennaio 2013.
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Con riferimento al versamento della prima rata IMU 2014, questa andrà calcolata nella misura del «50% dell’imposta relativa al 2013 così come determinata definitivamente anche sulla base dei dati indicati nei bilanci relativi al medesimo anno, oggetto di approvazione, se previsto dalla legge, antecedentemente al 16 giugno di ogni anno».
Per maggiori informazioni consulta la Risoluzione n. 7/DF