Niente sospensione IMU per gli immobili strumentali come capannoni e negozi ma con le imprese, il Governo ha preso un impegno: concedere la deducibilità dell’imposta dall’IRES e dall’IRPEF.
In questo modo si attuerebbe una sorta di compensazione quanto versato per gli immobili destinati all’attività professionale, commerciale o imprenditoriale, riconoscendo la deducibilità ai fini della determinazione del reddito d’impresa ed evitando di penalizzare troppo chi esercita attività produttive.
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La norma dovrà essere inserita nella Riforma IMU che il Governo Letta si è impegnato a concludere entro il 31 agosto 2013, prendendosi 100 giorni di tempo per capire in che direzione andare.
A conti fatti la deducibilità IMU (o della corrispondente imposta sugli immobili prevista dalla imminente Riforma) potrebbe essere più conveniente della sospensione della prima rata di giugno.
In caso contrario la clausola di salvaguardia inserita nel Decreto che fa slittare l’IMU sulla prima casa a settembre, prevede che l’IMU resti così com’è (leggi il Decreto IMU)
Quel che si vuole stabilire con la riforma fiscale sugli immobili, tra le quali oltre all’IMU figura anche la TARES (leggi di più), è come rimodulare «la potestà impositiva» sugli immobili e come rivisitare la tassazione sui beni strumentali delle imprese.
Tra le ipotesi in vista c’è dunque la Service Tax – accorpamento sperimentale IMU e TARES – cumulativa, da versare ai Comuni.
Ma è ancora tutto da vedere, per quanto il count down dei 100 giorni per sbrogliare la matassa stia già scorrendo. Gli ostacoli per la realizzazione di una Service Tax sembrano troppo complessi per essere risolti in così poco tempo, soprattutto se vista in un’ottica di declinazione locale.
L’ipotesi più realistica è che ci si limiti ad una rivisitazione del sistema impositivo attuale, rimandando a data da destinarsi la Riforma completa del Fisco Immobiliare.