In arrivo 3mila controlli fiscali tra i liberi professionisti da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, prioritariamente in ambito consulenza legale, contabile e finanziaria, nei settori sanità e assistenza sociale e negli studi tecnici, ingegneristici e di architettura. Obiettivo, colpire l’evasione di imposte sui redditi e IVA.
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L’attività ispettiva ha l’obiettivo di stanare situazioni di illegalità diretta ma anche riflessa.
Classico caso: il professionista consulente che pianifica per conto dei clienti strategie fiscali aggressive allo scopo di eludere il Fisco sul filo dell‘abuso del diritto.
Il Fisco mira a colpire sia l’azienda che mette in pratica queste strategie sia i professionisti che le suggeriscono.
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Professionisti sotto la lente
In arrivo ci sono controlli più accurati nei confronti di alcune delle classiche figure professionali a partita IVA: avvocati, commercialisti, consulenti, architetti, ingegneri.
Attenzione: è bene precisare che nel mirino ci sono i grandi fenomeni di evasione ed elusione e non i professionisti e le aziende già colpiti dalla crisi e che svolgono correttamente la propria attività.
Fra l’altro, proprio i professionisti onesti, così come le PMI, sono fra le categorie maggiormente colpite dai fenomeni di evasione ed elusione fiscale, finendo alla fine per pagare più tasse (leggi perché).
Le verifiche
I controlli si rivolgono ad esempio a una serie di fenomeni specifici, come il trasferimento di capitali all’estero che può nascondere proventi di evasione, piuttosto che forme di frode fiscale, corruzione, appropriazione indebita.
Previsto anche il potenziamento dei controlli anti-riciclaggio, anche qui con particolare attenzione ai professionisti coinvolti in operazioni sospette (occultamento o trasferimento di capitali sporchi).