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Guida INPS ai contributi dovuti dai datori di lavoro dal 2013

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 30 Gennaio 2013
Aggiornato 24 Giugno 2013 12:17

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Le novità per il 2013 sulla contribuzione previdenziale INPS - per effetto della Riforma del Lavoro e della Legge di Stabilità 2013 - dovuta da datori di lavoro e aziende agricole ad operai e dipendenti a tempo determinato e indeterminato.

Per capire gli effetti della Riforma del Lavoro (Legge n. 92/2012) e della Legge di Stabilità 2013 (Legge n. 228/2012) sui contributi previdenziali e pensionistici, l’INPS ha realizzato una guida sintetica, contenuta nella nuova Circolare n. 13 del 28 gennaio 2013.

La guida che si sofferma in particolar modo sulla contribuzione dovuta dai datori di lavoro e dalle aziende agricole ad operai e dipendenti a tempo determinato e indeterminato.

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Contributo IVS

Quest’anno si completerà il percorso di armonizzazione dell’aliquota contributiva pensionistica, i contributi di invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS), per i datori di lavoro che al 1° gennaio 1996, non avevano trasferito integralmente la quota del 4,43% dalle gestioni relative alla maternità e alla cassa unica per la gestione degli assegni familiari al Fondo pensione dei lavoratori dipendenti.

CIGS

La Riforma del Lavoro è intervenuta anche sui contributi alla Cassa Ingrazione Speciale (CIGS) e mobilità.
I nuovi obblighi contributivi (0,90%, di cui 0,30% a carico del lavoratore) riguardano le imprese: esercenti attività commerciali con più di 50 dipendenti; le agenzie di viaggio e turismo con più di 50 dipendenti; quelle di vigilanza con più di 15 dipendenti; del trasporto aereo e del sistema aeroportuale, indipendentemente dal numero di dipendenti.

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Imprese di pesca

Nel 2013 verranno concessi sgravi contributivi alle aziende che esercitano la pesca costiera e nelle acque interne e lagunari nella misura del 63,2%. Stessa percentuale anche per il 2014, poi dal 2015 si scenderà al 57,5% e nel 2016 al 50,3%.

Misure non prorogate

Non è stata invece prorogata per il 2013, per mancanza di risorse, la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità per i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo.

Nel 2013 poi non verranno concessi benefici in favore del reimpiego di soggetti svantaggiati e disoccupati, né gli incentivi all’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga.