Le aliquote IMU 2012 sono state rese ufficiali da tutti i Comuni italiani ma gli Italiani stanno riscontrando difficoltà nel reperire le delibere, necessarie per calcolare l’importo dovuto a saldo, in scadenza il 17 dicembre 2013: un problema, visto che per i piccoli Comuni non sempre i software di calcolo online IMU sono aggiornati con le aliquote specifiche.
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Le aliquote IMU definitive, lo ricordiamo, sono state deliberate dagli Enti locali partendo da quelle ordinarie stabilite dal Governo per le prime case (4 per mille) e per le abitazioni diverse dalla principale (7,6 per mille).
Aliquote IMU prima e seconda casa
I Comuni avevano la possibilità di variare l’aliquota aumentandola o diminuendola del 2 per mille per la prima casa e del 3 per mille per le altre tipologie (esclusi alcuni casi particolari).
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Come era prevedibile la maggioranza dei Comuni (55%) ha deciso di aumentare l’aliquota base della prima casa (per la quale tra l’altro non è prevista la quota statale, quindi il gettito va per intero all’Amministrazione locale).
Solo Milano, L’Aquila e Trieste hanno scelto di abbassare l’aliquota base, mentre il 30% dei Comuni ha deciso di lasciarla inalterata.
IMU per immobili in locazione
Secondo Confabitare il 25% dei Comuni ha stabilito aliquote agevolate per gli immobili dati in locazione con contratto di affitto concordato. Iniziative che si scontrano con il 40% di Enti locali che invece ha aumentato l’aliquota anche per questa tipologia di immobili.
Per gli affitti regolati con contratto libero praticamente tutti i Comuni (90%) hanno applicato un’aliquota maggiore di quella base, il 65 % ha scelto quella massima del 10,6 per mille.
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Agevolazioni vengono concesse per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai parenti di primo grado nel 5% dei Comuni. Nessuna agevolazione in questi casi per il 30% dei capoluoghi italiani, aliquota maggiorata al 7,6 per mille nel 65% dei casi. Aliquota IMU al 10,6 per mille, infine, nell’85% dei Comuni per le abitazioni sfitte.
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