Il Comune di Torino ricorrerà al Tar contro l’IMU, ritenuta un’imposta assurda decisa dal Governo senza tener conto delle effettive necessità delle amministrazioni locali.
Questo il grido di Piero Fassino, primo cittadino del capoluogo piemontese e in cima alla schiera dei Sindaci che hanno protestato a Milano contro il Patto di Stabilità.
La decisione presa dal Sindaco di Torino, pertanto, è quella di fare ricorso al TAR contro l’imposizione del pagamento dell’IMU, definita come “Un’imposta locale sequestrata dallo Stato”.
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«La situazione così è ingovernabile. Ciascuno di noi, in dodici mesi, ha ricevuto sette diversi decreti che introducevano nuovi parametri, il che ha significato rifare sette volte il bilancio.
Il ministro deve sapere che non siamo disponibili a tagliare sui servizi, sugli anziani, sui disabili e sulle scuole.
Quando il ministro taglia, per lui è scrivere una tabella, per noi invece è un taglio che incide sulla carne viva. Non lo permetteremo».
In generale, tutti i Comuni sono in rivolta contro «le conseguenze disastrose delle norme previste dal Patto di Stabilità interno e l’introduzione affrettata e scarsamente ponderata della stessa IMU».
I Comuni, infatti, incassano con l’IMU molto meno di gettito che con la vecchia ICI a causa della ripartizione delle quote comunali e statali.