Sospendere il pagamento dei tributi e dell’IMU alle imprese danneggiate a causa dell’alluvione che ha colpito il territorio umbro nei giorni scorsi: questo l’appello di Confcommercio Umbria, che attraverso il presidente Aldo Amoni chiede alla Regione di attuare misure straordinarie a favore delle aziende in crisi a causa di quella che definisce come una calamità naturale vera e propria.
Temporanea sospensione dell’IMU, delle tasse locali ma anche dei mutui accesi con le Banche. Amoni sottolinea i danni alle imprese causati dall’alluvione mettendo in evidenza la necessità di alleggerire la pressione sugli imprenditori del territorio.
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Il presidente di Confcommercio fa anche riferimento alle risorse promesse dal Governo, 250 milioni di euro destinate al ripristino delle opere pubbliche, parte delle quali dovrebbero confluire in Umbria per far fronte all’emergenza.
«Le prime stime dei danni effettuate sul campo confermano purtroppo la percezione di una situazione gravissima per molte imprese umbre, alcune delle quali rischiano addirittura che questo drammatico evento, in concomitanza con la crisi che non risparmia certo il nostro territorio e le nostre attività, rappresenti una specie di colpo di grazia. A Marsciano abbiamo censito 15 imprese, tra commercio e ristorazione, che sono state colpite dall’alluvione. Per avere un’idea del disastro, basti pensare che le tre più coinvolte hanno fatto una prima stima dei danni in circa 800mila euro. A Todi le imprese colpite sono 7, ma hanno superfici estese e danni ingenti. Molte delle 70 imprese colpite nell’orvietano, dove lavorano oltre 500 persone, appartengono ai nostri settori: ci sono negozi di abbigliamento e pelletterie, di arredamento e ricambi auto, diversi esercizi alberghieri e della ristorazione.»