A beneficiare dello sconto sull’acconto IRPEF 2009 già versato dai contribuenti – con un differimento del 20% – non saranno aziende e società di capitali ma solo soci di società di persone, professionisti, imprenditori e Pmi.
Entro il 30 novembre, dunque, l’anticipo IRPEF dovuto ammonterà al 79% invece che 99%, come spiega una nota dell’Agenzia delle Entrate. Il resto si paga a giugno 2010.
Chi ha già versato il 99% dell’acconto, potrà utilizzare in compensazione il credito d’imposta accumulato con il modello F24 (art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241).
Nel caso dei dipendenti che si avvalgono del sostituto d’imposta, invece, ci penserà il datore di lavoro: il compenso arriverà con la busta paga di dicembre.
Il passo successivo del Governo, dovrebbe essere una misura ad hoc per le Pmi: «si è cominciato dall’IRPEF, e mi auguro si possa proseguire, nel tempo più breve, anche sulle imprese, in modo particolare sulle piccole e sulle medie imprese», ha infatti dichiarato il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a margine dell’approvazione del taglio IRPEF.
Per il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia si trata di una misura «positiva, da inquadrare però in un discorso più ampio di calo della pressione fiscale in modo più strutturato».
Per Cna e per Confapi lo sconto è positivo ma non risolutivo, per usare le parole di Paolo Galassi: «all ‘ economia italiana serve l ‘ eliminazione dell’IRAP».
Per Confesercenti si deve ora pensare anche agli Studi di settore.