L’introduzione dell’IMU e la vicinanza del saldo di dicembre ha provocato un incremento delle donazioni di immobili in tutta Italia, un fenomeno che si caratterizza per cifre da record in alcune Province del Veneto.
La donazione immobiliare, infatti, può limitare l’impatto fiscale dell’IMU e agevolare l’utilizzo degli incentivi sulla prima casa, tanto che sono numerose le famiglie che hanno fatto ricorso a questo strumento giuridico. Solo nei primi tre trimestri del 2012 sono state stimate 1482 donazioni di abitazioni nei territori di Vicenza e Bassano, una cifra che equivale al totale di tutto il 2011, mentre nel lasso di tempo tra aprile e settembre le operazioni che riguardano gli usufrutti sono lievitate del 655%, passando da 34 nel 2011 a 257 nel 2012.
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Un trend che è stato illustrato nel corso di un incontro organizzato dal Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Vicenza e Bassano, seminario che ha visto la partecipazione del presidente Vito Guglielmi. Ecco alcune delucidazioni in merito ai vantaggi e agli svantaggi di effettuare donazioni di immobili per contrastare il caro IMU.
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«Con l’ IMU sulla seconda casa così pesante molti genitori che hanno intestato la casa ai figli vogliono liberarsi dell’usufrutto. Anche perché quando c’era l’Ici, con il comodato gratuito si era esenti dal pagamento, con l’ IMU no. Vanno però fatte attente valutazioni. Non sempre, infatti, la donazione conviene. Ad esempio, bisogna considerare bene il costo dell’operazione e se convenga liberarsi di una sicurezza come l’usufrutto, pagando magari anche un’imposta alta, piuttosto che rassegnarsi a sborsare qualche centinaio di euro di IMU. In quest’ottica è importante, quando si va dal notaio, lasciarsi consigliare tracciando un quadro sincero e completo della situazione».