La decisione dei Comuni di aumentare le aliquote IMU per la prima e la seconda casa sta mettendo in ginocchio il mercato immobiliare. In alcuni casi il dramma è evidente, perché i rincari sono stati applicati a tutte le casistiche senza neppure prevedere agevolazioni.
E’ soprattutto nei piccoli centri si registra una stangata in questo senso: a lanciare l’allarme, tra i tanti, è anche Giovanni Torre (“Amalfi verso il futuro”) .
Nel Comune campano, per esempio, è stata aumentata sia l’aliquota IMU per la prima casa (al 5 per mille) sia quella per gli altri immobili e le seconde abitazioni (9,6 per mille), senza imporre alcuna differenza tra le case date in locazione ai residenti e le abitazioni sfitte.
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«Questo significa inasprire ancora di più il mercato immobiliare locale in un momento in cui le famiglie devono fare mille sacrifici per riuscire ad arrivare a fine mese. I prezzi per la locazione potrebbero subire un consistente aumento e i cittadini avranno sempre più difficoltà nel trovare abitazioni da locare».
In questi casi, il rincaro delle aliquote IMU si sarebbe potuto evitare istituendo, invece, la tassa di soggiorno sui turisti.
«Invece di chiedere un piccolo sacrificio ai turisti si è preferito far ricadere tutta la pressione fiscale sui cittadini. E pensare che tutto questo si sarebbe potuto evitare con l’istituzione della tassa di soggiorno, che avrebbe gravato, in maniera irrisoria, sui vacanzieri e, al tempo stesso, esonerato i cittadini dal pagamento di ulteriori balzelli. L’Amministrazione, però, preferisce tutelare gli interessi di pochi, a discapito della stragrande maggioranza della popolazione».