La Giunta del Comune di Padova ha deliberato l’aumento dell’aliquota IMU sulle seconde case e per le imprese, mantenendo invece invariata quella per la prima casa. Una decisione che riguarda anche gli uffici, gli studi professionali e tutte le varie tipologie di attività commerciali.
Aliquote IMU Padova
Stando a quanto stabilito dall’amministrazione comunale di Padova, l’aliquota IMU per le seconde abitazioni e per le imprese sale dallo 0,96 all’1,02. I valori per la prima casa rimangono, invece, fermi allo 0,4. L’assessore ai Tributi Umberto Zampieri ha definito il provvedimento come necessario per far quadrare i conti in sede di bilancio comunale.
«Siamo praticamente costretti ad adottare una misura del genere. Soltanto in questo modo, infatti, sarà possibile garantire il pareggio di bilancio. Quest’anno, rispetto al 2011, i trasferimenti statali sono calati di un milione e 700mila euro. E nel 2013, rispetto a oggi, diminuiranno quattro volte tanto ovvero di ben sei milioni e 800mila euro. Di fronte a questo pesantissimo taglio di risorse, deciso dal governo Monti in applicazione della cosiddetta spending review, c’erano due alternative. Rivedere appunto l’aliquota Imu sulla seconda casa oppure ridurre la qualità e la quantità dei servizi erogati dal nostro Comune. Abbiamo preferito la prima opzione e crediamo di essere nel giusto».
Con l’aumento delle aliquote IMU, inoltre, il Comune beneficerà di un gettito pari a 108 milioni e 200mila euro complessivi, dei quali 32 arriveranno dalla prima casa e 76,2 dalle seconde abitazioni. Una decisione che, tuttavia, ha suscitato numerose critiche anche da parte del presidente di Confindustria Padova Massimo Pavin, che sottolinea l’impatto disastroso per le imprese locali.
« Agli amministratori padovani chiediamo di valutare con attenzione l’impatto, economico e sociale, che un ulteriore aumento della pressione tributaria potrebbe avere sulle imprese».