Mai come in questo caso i contribuenti sono confusi sulle modalità e le entità dell’acconto delle imposte dirette.
Gli anticipi d’imposta 2012 contemplano infatti una serie di aggiornamenti che rendono molto più difficile il compito di aziende e professionisti, portandoli ad errori e omissioni.
Per questo motivo una grande quantità di soggetti passibili d’imposta ha preferito non anticipare cospicue somme di denaro, ma pagare con il ravvedimento operoso.
Considerate le novità 2012, l’Agenzia delle Entrate ha concesso di integrare l’acconto eventualmente versato in somma minore in occasione della prima rata, al momento del versamento della seconda rata prevista al 30 novembre. Questo senza calcolare sanzioni ma solo interessi al 4% annuo.
Nel calcolo di IRPEF, IRES, IRAP esiste comunque la possibili per il contribuente di avventurarsi nel calcolo previsionale, tenendo conto delle norme di favore introdotte dal 2012.
Ad esempio nel caso di deduzione analitica dalle imposte sui redditi del 100% dell’IRAP versata sul costo del lavoro, o delle maggiori deduzioni riconosciute IRAP per ridurre il cosiddetto “cuneo fiscale”, come previsto dall’articolo 2 del Dl 201/2011.
Anche l’IRPEF si può procedere in via previsionale, ad esempio per i titolari di immobili non locati assoggettati a IMU, come terreni e fabbricati.
Infine le aziende che hanno concessione in godimento di beni ai soci o ai familiari, ad un corrispettivo inferiore al valore normale, che possono rinviare a novembre l’aggravio calcolando i soli interessi al 4%.