Studi di settore: decreto correttivi, modelli e Gerico 2012

di Francesca Vinciarelli

19 Giugno 2012 11:45

Decreto MEF in G.U. rivede gli studi di settore per il periodo di imposta 2011 allineandoli con la crisi economica: pronti 206 modelli e la versione definitiva del software Gerico 2012.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la revisione congiunturale speciale degli studi di settore, con i correttivi per il periodo di imposta 2011.

Rivisti i parametri per i settori Manifatturiero, Commercio, Servizi e attività professionali, per tenere conto della crisi economica in corso.

Il decreto conferma la non assoggettabilità all’accertamento solo nel caso in cui i ricavi non siano inferiori ai nuove parametri degli studi di settore.

Modelli

Le aziende potranno utilizzare i 206 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti per l’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2011 resi disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

I modelli Studi recepiscono le indicazioni del decreto e contengono un apposito quadro X “Altre informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore”, per indicare i dati necessari all’applicazione dei correttivi introdotti per tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati.

In particolare i modelli sono così suddivisi: 51 per attività economiche del settore delle manifatture; 61 studi per attività economiche del settore dei servizi; 24 studi per attività professionali; 70 studi per attività economiche del settore del commercio.

Gerico 2012

Sul sito dell’Agenzia è inoltre presente la versione definitiva del software Geric0 2012, per il calcolo della congruità e della coerenza economica.

Finora era disponibile solo la versione beta, che rendeva poco utile la proroga per i versamenti concessi ai contribuenti.

Sanzioni

È importante evidenziare che, nel caso di mancata presentazione del modello, la sanzione è pari a 2.065 euro, mentre in caso di accertamento, è elevata del 50% la misura minima e massima prevista per l’ipotesi di dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP.

Casi particolari

Per gli ex minimi che nei periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2010 o precedenti sono fuoriusciti dal regime dei minimi è necessario fornire i dati contabili richiesti nei quadri F, G e X, senza tener conto degli effetti causati dall’applicazione del principio di cassa riservato al regime agevolato.

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Tutta la documentazione 2012 è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.