Ancora in attesa del modello di revoca dell’opzione cedolare secca per la dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni operative con con la Circolare n. 20/E del 4 giugno.
In mancanza del modello ad hoc, per rinunciare all’opzione per l’imposta sostitutiva sugli affitti (cedolare secca) i contribuenti possono farlo con richiesta su carta libera, sottoscrivendo una dichiarazione con i dati necessari all’identificazione del contratto e delle parti coinvolte.
In alternativa, è possibile utilizzare il modello 69 come base per la domanda di revoca.
Ricordiamo che la cedolare secca sugli affitti, introdotta a partire dal 2011, sostituisce le imposte dovute sulle locazioni e previste dall’articolo 3 del dlgs 23/2011. Si tratta di un regime facoltativo e alternativo a quello ordinario che sostituisce:
- IRPEF e relative addizionali;
- imposta di registro;
- imposta di bollo;
- imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione;
- imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e proroghe del contratto.
Una volta esercitata l’opzione del regime della cedolare secca, questo rimane valida per l’intero periodo di durata del contratto, ma il locatore ha la facoltà di revocare l’opzione durante ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione e anche di esercitare nuovamente l’opzione.
La revoca va effettuata entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento, che rimane obbligatorio.