Per lo Spesometro sono ancora in via di definizione le regole valide per il 2012: si concretizza la possibilità di inviare i dati in modalità cumulativa e l’arrivo di una soglia minima per le micro-operazioni.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate sul regime applicativo dello Spesometro previsto dal Decreto Fiscale (D.l. 16/2012) dovrebbe arrivare entro luglio.
Lo Spesometro, lo ricordiamo, è uno degli ultimi strumenti studiati dal Fisco per combattere l’evasione fiscale e prevede l’onere da parte delle imprese di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a 3.600 euro.
Le modifiche attualmente allo studio dovrebbero rendere più semplice l’adempimento da parte delle PMI, pur mantenendo inalterata l’efficacia dello Spesometro.
Così, le informazioni relative a più fatture potranno essere inviate tutte insieme, anche senza essere ordinate preventivamente in base al cliente o fornitore.
Mentre per i soggetti che ricevono o effettuano micro-pagamenti potrebbe arrivare l’introduzione di una soglia minima, non solo per semplificare la vita alle aziende e ai commercianti ma anche per evitare un flusso eccessivo di dati verso l’Agenzia. Questo infatti comprometterebbe l’obiettivo di ottenere informazioni mirate, così da individuare più agevolmente eventuali evasori fiscali.
Tuttavia, per Roberto Bellini, direttore generale di Assosoftware, la cosa migliore «è di comunicare tutto nel dettaglio, cioè operazione per operazione. Intuitivamente può sembrare il contrario, ma in realtà è molto più semplice gestire un flusso continuo piuttosto che selezionare operazioni per verificare se si superano certe soglie: occorre creare aggregazioni o sommatorie, ad esempio per clienti o fornitori, che poi vanno controllate e gestite, sia dai soggetti economici sia dall’Agenzia delle Entrate».
Sempre con lo scopo di evitare di intasare il sistema, l’Agenzia invita le imprese ad inviare per tempo le comunicazione, senza aspettare il termine ultimo (ogni fine aprile).
Restano da definire le regole per l’adempimento da parte dei soggetti che sono chiamati ad emettere la fattura solo su richiesta del cliente e non sono obbligati a tenere un registro delle fatture, in questo caso il reperimento delle fatture risulterebbe ovviamente più difficoltoso.