La rivolta dei Comuni contro l’IMU e contro la riscossione da parte di Equitalia sta trovando proseliti, pur senza sposare la filosofia della disobbedienza fiscale: dal Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, arriva un’iniziativa destinata ad estendersi anche in ambito regionale.
L’amministrazione comunale ha infatti annunciato di voler chiudere ogni rapporto con Equitalia entro fine 2012 – così come previsto dalle opzioni della nuova n0rmativa sull’autonomia fiscale – lasciando spazio alla partecipata Aequa Roma Spa, che si occuperà della riscossione dei tributi locali.
La decisione di Alemanno arriva in un momento molto delicato, che tocca da vicino i piccoli imprenditori italiani, vessati dal Fisco a tal punto da innescare una catena di suicidi che sembra non voler avere una fine.
L’annuncio del primo cittadino di Roma è stato dato nel corso di un convegno di Confesercenti:
«Noi dalla fine di quest’anno chiudiamo ogni rapporto con Equitalia. Aequa Roma opererà in stretto rapporto con le categorie produttive in modo da non creare una realtà cieca. Dobbiamo dire no a realtà cieche di ganasce fiscali che attaccano gli evasori ma allo stesso modo anche le persone che hanno problemi oggettivi a pagare».
Questa decisione di mettere fine al rapporto con Equitalia potrebbe a breve essere presa anche dalla stessa Regione Lazio, stando a quanto ha dichiarato il presidente Renata Polverini, la quale ha ribadito di aver depositato già da mesi una proposta di legge relativa a una gestione alternativa della riscossione tributi, al momento in fase di esame presso una commissione competente.
«Abbiamo bisogno di dotarci di un servizio per le nuove funzioni che le Regioni hanno acquisito con il Federalismo, un ragionamento avviato già due anni fa col nostro insediamento ma che oggi si rende ancora più necessario, anche per evitare alcuni atteggiamenti di Equitalia».