IMU, imposta della discordia: la gestione delle attività di riscossione dei tributi locali (Imposta Municipale Unica compresa) può essere presa in carico dai Comuni fin dal 1997, scegliendo in via opzionale di delegare tale onere allo Stato oppure di occuparsene direttamente, e in questo caso affidando la riscossione anche ad enti diversi da Equitalia.
Oggi si tratta di una opzione, ma dal 1° gennaio 2013 diverrà la regola, in virtù del Dl 201/2011.
La strada della disdetta del contratto con Equitalia da parte dei sindaci ribelli – che meditano di aderire alla disobbedienza fiscale come invita a fare la Lega Nord – è dunque tecnicamente percorribile oggi, ma inutile in quanto dal prossimo anno sarà direttamente la legge a imporre ai Comuni di gestire in proprio l’attività di riscossione.
Lo spiega la stessa Equitalia, che ha diramato una nota ufficiale per rispondere alle provocazioni e agli annunci “pretestuosi” diffusi negli ultimi giorni.
Il termine originario per l’autonomia fiscale era stata fissata al 1° gennaio 2012 ma poi fatta slittare di un anno su decisione del Parlamento in base ad una esplicita richiesta dei Comuni stessi, che tramite l’ANCI avevano più volte invocato la proroga.