Il disegno di legge sulla delega fiscale è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di «dare maggiore certezza al sistema tributario e migliorare i rapporti con i contribuenti» si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi.
Tra le principali novità è che è saltato il fondo salva tasse che se fosse stato istituito avrebbe consentito di alleggerire la pressione fiscale su contribuenti e imprese utilizzando le risorse recuperate con la lotta all’evasione fiscale. Il comunicato diffuso a margine del CdM sulla riforma fiscale, infatti, non ne fa menzione.
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Pressione fiscale invariata
In generale, il Governo precisa che la «delega verrà attuata a parità di gettito e quindi non si attende alcun aumento di pressione fiscale». Il prelievo verrà infatti razionalizzato in funzione dell’equità e della rimozione di distorsioni, quindi la tassazione verrà redistribuita ma nel complesso non cambierà. Questo significa che ad esempio la «tassazione dei redditi d’impresa e di lavoro autonomo e delle agevolazioni fiscali comporterà aumenti o riduzioni di carico impositivo sui singoli contribuenti, ma per il complesso delle imprese il carico fiscale resterà invariato».
Riforma del catasto
L’obiettivo della riforma del catasto contenuta nella delega fiscale, che verrà attuata in collaborazione con i Comuni e l’Agenzia del territorio, è di arrivare ad «una maggiore equità, avvicinando le singole rendite catastali ai valori effettivi di mercato».
La revisione non riguarderà solo i valori, ma anche l’aggiornamento di elementi come: localizzazione, qualità dell’immobile e superficie in metri quadri (che sostituiranno i vani). Le rendite verranno stimate utilizzando delle analisi delle statistiche sui valori di mercato e sono anche previsti «meccanismi di adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari».
Le rendite catastali che verranno ricalcolate non significheranno in automatico maggiori tasse, perché è prevista una contestuale revisione delle aliquote che aiutino a mantenere invariato il carico fiscale complessivo sui fabbricati.
Reddito d’impresa
Per le imprese arriva l’IRI, l’imposta sul reddito d’impresa: «si prevede che la tassazione dei redditi prodotti dalle imprese commerciali e dai lavoratori autonomi venga assoggettata ad un’unica imposta».
Viene poi confermata l’IRAP (che nella vecchia delega sembrava destinata alla soppressione), mentre non vengono toccate le aliquote IRPEF. Infine per i contribuenti di minori dimensioni «si prevede la possibilità di introdurre il pagamento a forfait di un’unica imposta in sostituzione di quelle dovute».
Tassa ambientale
Per quanto riguarda la tassazione ambientale finalizzata «alla revisione del finanziamento degli interventi per le fonti rinnovabili – sempre a parità di gettito, quindi senza ulteriori oneri per i contribuenti – l’entrata in vigore sarà legata al recepimento della disciplina armonizzata decisa a livello europeo».