L’IVA e l’IRPEF rappresentano le tasse che più spesso vengono evase dalle aziende italiane, e in generale da tutti i contribuenti. A queste si aggiungono anche IRAP e IRES.
Questo è il triste quadro che emerge dall’analisi dei dati sull’evasione fiscale resi disponibili dalla Corte dei Conti, letti in maniera incrociata con quelli della Commissione Giovannini.
Un dato significativo, che dovrebbe essere utilizzato per attivare le giuste contromisure di controllo e recupero delle tasse, soprattutto in questo momento di grande sensibilizzazione pubblica sulla lotta all’evasione fiscale.
Le tasse più evase
In particolare IRPEF, IVA, IRAP, IRES, canone Rai, bollo auto e imposta di registro sono le sette voci che da sole rappresentano l’80% del gettito tributario e di conseguenza il danno maggiore in caso di mancata corresponsione.
IRPEF: 41,4% delle evasioni fiscali
L’evasione IRPEF detiene il primato con 41,4% dell’importo totale evaso, a cui contribuisce in parte l’evasione dell’IVA, che ha come diretta conseguenza quella di abbassare il reddito imponibile. Sull’IRPEF nello specifico pesa il lavoro sommerso e tutte le forme di lavoro non ben regolamentato.
IVA: 37,7% delle evasioni fiscali
L’evasione IVA rappresenta una percentuale pari al 37,7% del non dichiarato e contribuisce alla riduzione del pagamento di altre tasse che dipendono dal reddito, come IRPEF, IRES e IRAP.