Un tempo i professionisti potevano scegliere se pagare o meno i contributi alla gestione separata dell’INPS o alla propria Cassa, che spesso lasciavano la libertà di non iscriversi e quindi di non pagare i contributi; ora i professionisti che abbiano scelto di svolgere la propria attività senza iscrizione alcuna potrebbero dover pagare 5 anni di contributi arretrati.
Ad affermarlo il messaggio n. 709/12 dell’INPS, che evidenzia come per annullare l’accertamento 2005 (operazione PoseidOne), il professionista può rifare ora, per allora, quella scelta.
In particolare, nel caso in cui NON si scegliesse la contribuzione alla Cassa, scatterebbe automaticamente l’obbligo di contribuzione all’INPS.
Al contrario, nel caso in cui NON si scegliesse la contribuzione all’INPS, il professionista dovrebbe presentare all’Istituto la certificazione dei versamenti già fatti alla Cassa, per consentire i controlli incrociati ed evitare gli effetti dell’accertamento.
Chiaramente, qualora venga annullato l’accertamento in favore del pagamento alla propria Cassa, i dati relativi al professionista saranno inviati a tutte le Casse di previdenza interessate per i controlli incrociati.