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Gestione separata: le nuove aliquote contributive

di Noemi Ricci

Pubblicato 5 Gennaio 2012
Aggiornato 26 Aprile 2012 09:18

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Ecco come cambiano dal 1° gennaio 2012 le aliquote contributive per gli iscritti alla gestione separata, per effetto della manovra finanziaria Monti.

Nuove aliquote contributive per i lavoratori iscritti alla gestione separata a partire dal 1° gennaio 2012: sale di un punto percentuale il contributo che viene trattenuto ai fini pensionistici dalla busta paga di professionisti senza cassa, co.co.co. e co.co.pro.

Le nuove aliquote contributive

Per questi si è passati quindi dal vecchio 26,72% al 27,72%. Per gli iscritti a altre forme di previdenza obbligatoria e per i titolari di pensione l’aliquota contributiva passa invece dal 17% al 18%.

Indennità per i professionisti senza cassa

Per effetto dell’ultima manovra finanziaria, quella approvata dal Governo Monti (Dl n. 214/2011), inoltre vengono estese anche i professionisti senza cassa, così come i lavoratori a progetto, le «tutele di cui all’articolo 1, comma 788 della legge n. 296/2006», ovvero il diritto all’indennità giornaliera in caso di malattia e di maternità a carico dell’INPS.

Come si compone l’aliquota contributiva

Della percentuale trattenuta ai professionisti, lo 0,72% va infatti per il fondo maternità e per gli assegni familiari. Della restante parte dell’aliquota contributiva, il 9,24% è a carico del professionista, il 18,48% è invece a carico del datore di lavoro / committente.

In caso di  associazione in partecipazione, il 15,25% è a carico dell’associante ed il 12,47% del l’associato.

Per gli iscritti a altri fondi obbligatori ed i titolari di pensione l’aliquota del 18% si compone di un 12% a carico dell’azienda e di un 6% a carico e del lavoratore. In caso di associazione in partecipazione, il 9,90% è pagato dall’associante e l’8,10% dall’associato.

Diversamente accade per i professionisti senza cassa, i quali si fanno sempre interamente carico del contributo, tranne un 4% che può essere addebitato in fattura.