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Pmi: sgravi Irap contro incubo tasse

di Noemi Ricci

5 Dicembre 2011 10:00

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Nella Manovra Monti deduzione integrale Irap-lavoro per nuove assunzioni, ma le aziende temono l'aumento delle tasse e le Pmi italiane restano tra le più vessate in Europa.

La prima manovra finanziaria del Governo Monti, da poche ore approvata in CdM, prevede agevolazioni fiscali per le imprese in ambito Imposta Regionale sulle Attività Produttive: è prevista la deducibilità integrale per le aziende che assumono (Irap-lavoro): la misura avrà un valore di 1,5 miliardi nel 2012 e di 2 miliardi nel 2013 e nel 2014.

Le tasse, infatti, sono l’incubo peggiore delle imprese italiane  e, tra le imposte che rendono le Pmi italiane tra le più vessate in Europa, troneggia proprio l’Irap, la più odiata dalle realtà coinvolte nell’indagine di Confcommercio-Imprese per l’Italia, realizzata in collaborazione con Format ricerche di mercato.

Pressione fiscale

Temono un aumento della pressione fiscale nel giro di un paio di anni i due terzi delle imprese italiane, l’80% degli imprenditori ritengono che in Italia non ci sia equità fiscale e ben il 90% di loro ha indicato l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) come la tassa più ingiusta e gravosa.

A gravare pesantemente sulla pressione fiscale a carico delle Pmi in Italia c’è, per il 50% degli intervistati,  l’inefficienza della pubblica amministrazione insieme alla necessità di coprire l’elevato debito pubblico (per il 46,8%) e alla forte evasione fiscale (40%).

Evasione fiscale

A tal proposito, le imprese si sono poi dimostrate favorevoli alle nuove misure volte a combattere l’evasione fiscale, come l’abbassamento del tetto per l’utilizzo dei contanti (ora passato a mille euro), ma chiedono una riduzione dei costi delle transazioni dovuti con gli altri metodi e la concessione gratuita dei POS agli esercizi commerciali.

Aumento dell’IVA

Non piace invece alla grande maggioranza delle imprese italiane il previsto aumento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’85% degli intervistati è contrario all’aumento dell’Iva, che in effetti la manovra finanziaria aumenterà di due punti dal prossimo settembre 2012 se sarà necessario (clausola di salvaguardia).

Tasse e Redditometro

Non è riuscito a  pagare le tasse, o perlomeno non ce l’ha fatta negli ultimi due anni, l’8% di imprenditori; mentre quasi la metà (47,2%) è riuscito a pagarle ma con con molte difficoltà. Solo il 10,9% degli intervistati non ha avuto problemi in tal senso.

In merito al redditometro c’è una bocciatura a gran voce: il 70% delle Pmi coinvolte nell’indagine non ritiene che sia «uno strumento efficace di accertamento».

Pressione fiscale e contributiva

Le Pmi chiedono in primis un sistema fiscale più equo nel quale venga eliminata l’Irap, siano concesse agevolazioni fiscali per l’occupazione giovanile ed il reinvestimento degli utili, vengano attuate misure per la semplificazione di norme e adempimenti e venga ridotta la pressione fiscale a carico delle imprese.

In particolare, tra il 78,4% di imprenditori che ritiene indispensabile che il Governo Montiagisca sulle tasse per superare la crisi, il 23,6% ritiene che debbano essere aumentate; il 24% che vadano tagliate da subito; il 30% auspica una riduzione ma non immediata.