Online le bozze dei modelli dichiarativi 2018 per imprese e lavoratori autonomi, comprensive di istruzioni: modello Redditi persone fisiche (PF), enti non commerciali (ENC), società di persone (SP) e società di capitali (SC), IRAP e Consolidato nazionale e mondiale (CNM): in tutti i casi sono presenti anche le relative istruzioni per la compilazione. In versione definitiva sono invece già disponibili i modelli 730/2018, Certificazione Unica ed IVA.
=> Dichiarazione Redditi 2018, i modelli definitivi
Modello Redditi 2018
In base alle novità previste dalla Legge di Bilancio, la scadenza per la presentazione dei modelli Redditi 2018 è fissata al 31 ottobre, non più al 30 settembre come negli anni scorsi: nel 2017 era poi intervenuta una proroga, mentre invece quest’anno c’è una norma di legge (comma 932 legge 205/2017) che fissa il nuovo termine fino a quando resterà in vigore lo Spesometro, in modo da evitare la sovrapposizione di troppo scadenze fiscali.
=> Legge di Bilancio: le novità fiscali
Ecco alcune delle novità del modello Redditi Persone Fisiche 2018.
- Locazioni brevi: opzione cedolare secca per i proprietari, ritenuta alla fonte del 21% per gli intermediari, anche online;
- Premi di risultato fino a 3mila euro, 4mila per imprese che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro, in presenza di contratti collettivi territoriali o aziendali firmati entro il 24 aprile 2018;
- Sisma bonus per interventi su parti comuni di edifici condominiali e interventi che comportano una riduzione della classe di rischio sismico
- Bonus Energia rimodulato.
Per quanto riguarda il Reddito d’Impresa ci sono nuovi codici per la proroga di super e iper ammortamento al 2018 e per l’applicazione del regime di esenzione degli utili e delle perdite delle stabili organizzazioni di imprese residenti (“branch exemption”). Nel frontespizio è stata inserita la casella “Impresa sociale“, per i soggetti che applicano la nuova disciplina prevista dal dlgs 112/2017. Altre novità: l’abbassamento dell’aliquota IRES al 24% (dal precedente 27,5%), il prospetto per coloro che hanno esercitato l’opzione per il regime agevolato sui marchi d’impresa (Patent box).