Il mese di dicembre, dal punto di vista delle retribuzioni e delle buste paga di dipendenti e pensionati, è sinonimo di tredicesima, ma per molte realtà lavorative la sua erogazione non sembra essere così scontata. Secondo le stime sarebbero migliaia i lavoratori italiani che rischiano di rimanere senza tredicesima a causa delle difficoltà economiche dei datori di lavoro.
=> Tredicesima: accredito e importi
Si tratta dei dipendenti del 19% delle imprese più piccole che ancora faticano ad uscire dalla crisi e si vedono quindi costrette a rimandare il saldo della tredicesima mensilità, secondo le stime elaborate da un’indagine dell’Adnkronos condotta su un campione di oltre mille imprese di piccole dimensioni distribuite in tutte le regioni italiane.
Una situazione non bella, anche se in miglioramento rispetto alla stessa rilevazione dell’anno scorso quando era il 21% la quota di imprenditori interpellati che dichiara di non essere in grado di onorare il pagamento, contro il 24% del 2015 e il 27% nel 2014.
In continuo aumento invece coloro che segnalano di non essere riusciti a pagare puntualmente la tredicesima neanche l’anno precedente, passata dal 35% del 2015, al 51% del 2016. al 55% del 2017, evidenziando un’estrema difficoltà ad uscire dalla crisi economica, nonostante i segnali di ripresa generale.
=> Crediti di lavoro: decorrenza e prescrizione
Per le piccole realtà la capacità di uscire dalla crisi è altamente messa alla prova dalla pressione fiscale opprimente e dall’accesso al credito ancora troppo difficile. In particolare, tra le cause del mancato pagamento della tredicesima gli imprenditori segnalano:
- nel 75% dei casi l’eccessiva concentrazione degli adempimenti fiscali in dicembre (erano il 73% nel 2016);
- nel 27% dei casi, come lo scorso anno, la mancata concessione da parte delle banche del prestito necessario a coprire l’esigenza di maggiore liquidità.