La Certificazione Unica prevede uno spazio per le locazioni brevi, per i contribuenti che hanno trattenuto il 21% sui canoni applicati, operando come sostituti d’imposta.
Il campo riguarda le ritenute effettuate dagli intermediari immobiliari e dai portali online applicando l’imposta sugli affitti turistici prevista dall’articolo 4 del dl 50/2017.
Nella Certificazione Unica è dunque presente lo spazio “Certificazione redditi – locazioni brevi”, che dovranno compilare i soggetti che hanno effettuato la ritenuta del 21%.
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Le locazioni brevi durano al massimo 30 giorni, sono stipulate da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online. Questi intermediari, intervenendo nel pagamento dei canoni, trattengono direttamente il 21% sulla locazione.
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Le regole di compilazione
I dati relativi a più locazioni di una medesima unità immobiliare possono essere esposti, a scelta del contribuente, in forma aggregata o per singolo contratto. Andrà specificato se l’unità immobiliare è stata interamente locata o solo parzialmente. Bisognerà indicare durata del contratto, dati relativi all’immobile (Comune e indirizzo, per rendere agevole l’adempimento non vengono richiesti i dati catastali), importo e ritenuta operata.
Di fatto, la misura introduce nuovi adempimenti a carico degli intermediari con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale. La norma richiede ai soggetti coinvolti di adempiere agli obblighi richiesti entro le tempistiche previste, a pena di sanzioni.